Il pomodoro da sugo. Sapori e curiosità di un ortaggio tanto amato

Quanto ne sapete su uno degli ortaggi più amati dagli italiani, come il pomodoro? Ne abbiamo già parlato su questo stesso blog della sua storia, delle sue origini e di come è giunto in Italia. Per saperne di più potete visitare la pagina dedicata:

Orto estivo a La Semente | I benefici delle verdure | I pomodori

Oggi però vogliamo parlarvi di una varietà specifica del pomodoro: quello da sugo. Vogliamo anzitutto svelarvi alcune curiosità su di esso: sapevate ad esempio che la famosa passata di pomodoro è una “trovata” italiana del XVIII secolo? Consiste in un procedimento di conservazione di pomodori cotti, schiacciati, filtrati e conservati in contenitori di vetro.

E sapevate che il primo a produrre passate di pomodori e a confezionare questo ortaggio fu un italiano? Si tratta del piemontese Francesco Cirio alla fine del secolo XIX.

Esiste inoltre una leggenda, narrata dalla penna della scrittrice Matilde Serao. Si tratta dell’invenzione dei maccheroni al pomodoro, che a quanto pare sarebbe da attribuire al Mago Chico. Questo fattucchiere pare vivesse a Napoli sotto il regno di Federico II e che custodisse gelosamente le sue pozioni magiche. Un giorno, però, una donna sbirciò il mago (un cuoco, in realtà) mentre preparava questo piatto. Da quel momento in poi la ricetta della pasta al pomodoro si diffuse in tutto il mondo.

Come fare quindi a farsi sfuggire una leccornia del genere? Ricordate che anche a La Semente abbiamo a disposizione tanti pomodori da sugo nel nostro orto estivo. Per averne e prenotarli sarà sufficiente telefonare allo 0742.302033 o inviare una email a info@lasemente.it

Arteterapia e autismo: i laboratori de La Semente

Al centro diurno La Semente, l’arteterapia e l’autismo sono due mondi che si incontrano e si danno la mano per rendere migliore il cammino della persona nel corso della vita. I laboratori di arteterapia, organizzati grazie alla presenza di operatori specializzati, danno così la possibilità al ragazzo autistico di potersi esprimere anche artisticamente, di imparare nuove attività e di creare coordinazione grazie alla manualità.

Arteterapia e autismo: come convivono?

Arteterapia e autismo sono fortemente interconnessi. La prima, utile per tutti, grandi e piccini, è un tipo di terapia particolarmente adatta per quelle persone che presentano disturbi comportamentali e cognitivi. Si va così ad intervenire sull’area comunicativa, relazionale ed espressiva. L’arteterapia, con tutte le sue varianti e sfumature comunicative che prende in prestito dal magico mondo dell’arte in ogni sua espressione, aiuta dunque ad arricchire la comunicazione, in modo da andare a supporto della comunicazione classica verbale.

Autismo e arteterapia: note, colori, teatro

L’arte è vita, gioia, colori. Ognuno di noi percepisce una quadro, uno spettacolo, sente un suono in mille modi diversi. Così in modo ancora più particolare vengono percepite queste realtà dalle persone che soffrono di disturbi autistici. Può accadere che per loro un suono sia troppo forte, o al contrario che lo ricerchino sistematicamente; possono amare un colore e odiarne fortemente un altro; i movimenti spesso sono percepiti come degli scatti, la voce viene usata per gridare oppure completamente ignorata. La musicoterapia, la cromoterapia, la danza, il movimento del corpo sono tutti settori e campi di apprendimento e comunicazione da scoprire.

Orto estivo a La Semente | Storia e benefici della cipolla

Oggi vogliamo parlarvi della cipolla, presente anche nel nostro orto estivo, fresca e ideale per soffritti e condimenti.

Il suo nome antico è Allium cepa ed è uno degli ortaggi più antichi fra quelli consumati dall’uomo. Le prime tracce si possono rintracciare dal continente asiatico, nello specifico da Iran o Afganistan. Come ortaggio, godeva di grande reputazione già presso gli Egizi, tanto da venire rappresentata negli affreschi delle tombe dei faraoni. La cipolla era infatti venerata come una divinità, da chiamare a testimonianza di giuramenti o mettere in mano ai defunti quale lasciapassare per l’aldilà.
Anche il grande combattente Alessandro Magno la somministrava alle sue truppe per accrescerne il valore. In epoca classica le cipolle erano classificate secondo le zone di provenienza: si dice inoltre fossero particolarmente rinomate quelle della città greca di Megara.

Già all’epoca ne esistevano diverse qualità e varietà: quella bianca veniva descritta come più idonea alimento, mentre quella rossa veniva utilizzata come medicinale. Anche Galeno sposava la stessa tesi, ritenendo il colore rosso indice di una più intensa efficacia curativa.  Alla cipolle veniva riconosciute le virtù di stimolare l’apparato digerente, risolvere problemi di ritenzione e migliorare la circolazione.

Nei secoli hanno costituito un alimento fondamentale: in epoca Medioevale rappresentavano un alimento d’uso comune, e anche se la maggior parte dei medici antichi non gli avevano attribuito particolari qualità stimolanti, durante il Quattrocento e Cinquecento acquisirono grande fama di cibo afrodisiaco con la proprietà di crescere e decrescere all’inverso delle fasi lunari.

Come altri prodotti della terra, l’ortaggio era soggetto anche ad interpretazioni simboliche e superstizioni.
All’interno della Bibbia, se ne parla come dell’identificazione del dolore prodotto dal peccato (data la loro capacità di irritare gli occhi) e la falsità (molti strati del suo involucro).
Secondo le credenze popolari la sua buccia era indicata nel prevedere il tempo (buccia sottile inverno mite – buccia grossa stagione dura e fredda).
Oggi è forse la pianta da orto più coltivata in Italia, sia per le qualità organolettiche che per l’alto contenuto di sali, vitamine e principi antibiotici. Di cipolle ce ne sono molte varietà con forme e colori vari, ma le più sostanziali differenze sono legate all’area di provenienza e all’epoca di raccolta. La potete trovare anche da noi: basterà telefonare allo 0742.302033 o inviare una email a info@lasemente.it.

In cucina si consiglia l’uso:
– crudo per le cipolle rosse (più dolci);
– cotto per le bianche:
– sott’aceto per le cipolline, ideali ad accompagnare bolliti o antipasti.
P.S. Per evitare di lacrimare mentre si affettano le cipolle si può bagnare con acqua calda la lama del coltello, oppure mettere l’ortaggio a bagno per almeno un’ora prima del taglio.

“Gli invasati”, arrivano a La Semente marmellate, composte e sott’olio

Marmellate, composte e sott’olio. E’ la nuova linea di casa La Semente. Si chiamano “Gli invasati” e propongono a chi li acquisterà tutto il gusto delle nostre verdure bio in un barattolo.

Melanzane, peperoni, frutta, cipolle, pomodori e altro ancora: a La Semente non solo prodotti freschi, distribuiti in cassetta grazie al Gruppo di Acquisto Solidale, ma anche in vasetto, in grado comunque di conservare la bontà e la genuinità di prodotti tipici, locali e coltivati seguendo la stagionalità, come natura crea.

Acquistando “Gli Invasati” potrete così assaporare il gusto di una marmellata di frutta, ideale per una colazione o per merenda. O ancora gustare delle melanzane sott’olio, gustose da consumare con del pane fresco o da mescolare all’interno di una insalata, soprattuto nei periodi estivi. O ancora assaporare le nostre composte, perfette da abbinare a formaggi locali, freschi o stagionati.

Ricordate che un’ottima occasione per mangiare bene, con gusto e in maniera genuina, sarà unire la freschezza delle nostre verdure bio con la bontà de “Gli Invasati”.

Vi forniamo inoltre i nostri contatti per info e prenotazioni:

telefono 042.302033

email info@lasemente.it