Mettiamoci la zucca!| Il 27 gennaio a tavola a La Semente

Tornano le cene evento a La Semente: il 2023 si apre con un appuntamento già famoso in agriturismo, che saprà incuriosire e soddisfare le vostre papille gustative: “Mettiamoci la zucca!“
Quando? Il 27 gennaio, a partire dalle ore 20.00.

La zucca sarà protagonista con un menù gustoso:

– ANTIPASTO: tris di antipasti alla zucca
– PRIMO: Lasagna alla zucca con ragù bianco
– SECONDO E CONTORNO: Arrosto di maiale e purè di zucca
– DOLCE: Crostata zucca e vaniglia
– VINO E ACQUA.

E ricordatevi che i prodotti usati per cucinare e preparare il nostro menù sono tutti a km 0 o coltivati direttamente nei campi della fattoria La Semente.
Per partecipare è possibile prenotare ai numeri 0742/302033  –  349 2670761.
Costo: 35 euro a persona.
Vi aspettiamo!

Disabilità e lavoro: ragazzo con autismo assunto a La Semente

Un nuovo traguardo per la cooperativa agricola sociale a Limiti di Spello: il 2023 de La Semente, cooperativa agricola sociale a Limiti di Spello, si apre con una buona notizia: Nicolas ha firmato il suo primo contratto di lavoro. Diviene così a pieno titolo un lavoratore della cooperativa agricola sociale e sarà impegnato nel comparto agricolo in cui La Semente lavora da diversi anni. Il progetto è stato realizzato con i fondi 8xmille della Chiesa Valdese. Tali fondi hanno reso possibile l’attivazione della borsa lavoro di Nicolas e il sostegno delle borse lavoro di altri due ragazzi con autismo, Mario e Marco, ora soci lavoratori della Cooperativa La Semente.

E’ per noi un nuovo grande traguardo – ha dichiarato Andrea Tittarelli, legale rappresentante della cooperativa agricola sociale – dopo altre quattro esperienze inerenti a persone con sindrome dello spettro che abbiamo inserito al lavoro all’interno delle attività de La Semente e di Imprese Profit, come Cantine Di Filippo, adeguatamente sensibilizzate e formate – target, quello dell’autismo, che fino a dieci anni fa in tutta la penisola italiana non conosceva questa opportunità”. Si tratta di un nuovo successo per questa impresa, spin-off di ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria: quando 15 anni fa fu disegnato il progetto per l’inserimento lavorativo in agricoltura sociale, originato dal centro diurno per giovani adulti autistici (situato sempre nelle campagne di Spello a due passi dalla cooperativa), uno degli obiettivi a cui l’associazione e i “coltivatori di intenti” de La Semente miravano era proprio quello di integrare all’attività produttiva in campo agricolo i servizi occupazionali per soggetti svantaggiati.

Nicolas ha avuto l’opportunità di iniziare a lavorare in questo contesto grazie al progetto Open Farms (di cui ANGSA Umbria e La Semente sono stati partner), finanziato dal piano di sviluppo rurale della Regione Umbria tramite fondi europei. Il progetto biennale ha avuto la finalità di promuovere un’economia sociale più competitiva mediante la promozione di attività innovative di welfare territoriale e il sostegno all’avvio e al rafforzamento di attività imprenditoriali sociali in aree rurali.

Dopo Open Farms, Nicolas ha dimostrato nel tempo una grande capacità sia manuale sia comportamentale ed è così riuscito a ottenere una borsa lavoro grazie al grande impegno e supporto dell’Asl locale di Foligno, che da anni crede nel progetto La Semente. Nicolas è stato dunque il protagonista di un percorso strutturato, supportato dalla presenza di operatori professionisti (tra cui Tommaso Giubboni, suo tutor, e Lucrezia Taralla, che ha affiancato l’inserimento di Nicolas durante il suo percorso nel servizio civile) e alla supervisione della direzione della cooperativa. “Un’altra grande riprova – conclude Tittarelli – che ci ricorda come un sistema composito in grado di coinvolgere il sistema sanitario e l’ambito cooperativo (nel nostro caso anche il mondo profit) possa produrre benessere sociale e garantire sia la cura di soggetti con gravi difficoltà, ossia coloro che dato il livello di compromissione sono presi in carico a lungo termine nel centro diurno semiresidenziale, sia l’autonomia di persone che pur nella disabilità riescono a esprimere alte capacità, ossia i lavoratori svantaggiati”.