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LA SEMENTE

COLTIVATORI D’INTENTI
Assistenza terapeutica, imprenditoria sociale ed innovazione aziendale nelle campagne di Spello: il cuore dell’Umbria.

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CENTRO DIURNO

Il Centro Diurno de La Semente, gestito da ANGSA Umbria (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), promuove l’apprendimento di tecniche e metodi per il mantenimento delle abilità acquisite nell’età evolutiva, grazie ai servizi erogati dalle istituzioni, e, al contempo, l’apprendimento di capacità atte all’inserimento lavorativo.

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FATTORIA SOCIALE

Gestita da una CooperativaAgricola Sociale di tipo B, la Fattoria Sociale è un ente nonprofit, nato come spinn off di ANGSA Umbria, che affianca all’attività produttiva in campo agricolo, servizi occupazionali a soggetti svantaggiati, offrendo percorsi didattici, turismo sociale extra-alberghiero, ristorazione e vendita di ortaggi.

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DISTRETTO RURALE

Il Distretto Rurale di Economia Solidale sviluppatosi grazie ad un associazione temporanea di scopo, rappresenta un “laboratorio” di sperimentazione civica, economica e sociale, per la promozione di beni e servizi legati al territorio, i cui aderenti, pubblici e privati, in un approccio sistemico, lavorano per la costruzione di una rete di economia solidale.

La Semente è la visione di una collettività aggregata per un pieno sviluppo umano.

Grazie alle sue tre anime (Il Centro Diurno, La Fattoria Sociale e Il Distretto Rurale) è un centro polifunzionale in cui vengono sviluppati aspetti socio sanitari di impresa sociale e di approccio sistemico al territorio.

In esso convivono vari tipi di società, finalizzate a diverse missioni. Dalla riabilitazione di persone con handicap, si passa a meccanismi commerciali cooperativi, arrivando alla gestione collettiva di problematiche sociali di larga scala che, per loro natura, superano i confini de La Semente stessa.

Il progetto La Semente, nasce dall’esigenza dei tanti genitori di ragazzi autistici che si sono interrogati sul futuro dei propri figlie e figlie dopo le scuole dell’obbligo. Quali le prospettive di integrazione sociale? Quali le possibilità occupazionali?   Da qui si è partiti, da qui le analisi per vagliare le realtà già operanti sul territorio italiano. Sempre da da ciò si è mosso quel meccanismo creativo che ha prodotto quel modello che, partendo dal preesistente ne migliorasse l’idea e l’efficacia.

Da qui nasce La Semente.

Ci piace immaginare La Semente come un bene comune, un luogo che per sua identità e natura, è slegato dal concetto di proprietà privata e della massimizzazione del profitto ma che si caratterizza come piattaforma di condivisione rivolta al circostante. Un bene comune aperto, in cui si possa passare da esperienze didattiche a quelle di volontariato e formazione, dal contatto con la natura alla cogenerazione di servizi.

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